anna tamborini

 

  1. MANIFESTO AUTUNNO/INVERNO, 2016/17, 2016 tessuto in applicazione, con fili cuciti a mano e macchina, su disegno 
  2. GRAFICA, composizioni di colori primari con prove grafiche di cucitura -cotone e lana, 30 x 45cm, 2020

 

Anna

— TAMBORINI

 

In Anna Tamborini, colori brillanti si alternano in un abbraccio emozionale, di tanto in tanto scandita dai colpi di luce dei bianchi sintetici e avvolta da rari segni bruni. L’armonia cromatica deriva dagli accostamenti delle stoffe e appare impreziosita da nastri e bottoni in madreperla. L’arte di Anna Tamborini può essere definita a tutti gli effetti “pittura” tessile da intendersi come una successione di “pennellate ad ago”. (Sabrina Falzone, Ok Arte Milano, gennaio 2010)

anna tamborini

TRAMONTO (cielo terra) 33×69                                                Pannello con tessuti vari in applicazione e alcune trasparenze, cuciture a mano e a macchina,
dove Il procedere dei colori è scansito dal trittico: all’orizzonte i colori sono già rossastri mentre la
luce è ancora chiara.

anna tamborini

MAELSTROM, 2012 feltro di lana e tessili vari, cm, 30×60

In questa opera si utilizza lana infeltrita, riciclando ritagli di cachemire da sartoria contrapposti alla lucentezza del satin di seta, l’onda riunisce la brillantezza della superficie all’opaco della profondità oceanica.

IMPARATICCIO RIPIEGABILE, – lino, cotone e fili, 2018 128 x 120

Prove di “ricamo”, fili e tessuti che classificano in un foglio tessile formato A0 diverse composizioni, ripiegabile come una tavola d’architetto cucita.

anna tamborini

Imparaticcio ripiegabile, – lino, cotone e fili, 2018 128 x 120 (particolare)

Nata a Milano, dove lavora e vive, dopo il Liceo Artistico ha frequentato il corso di Decorazione all’Accademia di Brera presso la classe dello scultore Lorenzo Pepe, dove apre i suoi orizzonti verso l’astrazione, il gusto per la materia e l’informale. Contemporaneamente entra nel campo della moda con la frequentazione della scuola Marangoni ed il primo lavoro presso uno studio stilistico.
In questo ultimo decennio ha alternato la sua attività sviluppando un interessante studio sulla lavorazione delle stoffe applicate ad una sorta di pittura ad ago, ricercando sia nel nuovo che nel riciclo il riutilizzo della materia tessile, per esprimere la voglia di colore e di equilibrio compositivo.
Nasce da qui la realizzazione di pannelli-arazzi in stoffe multicolori, anche polimaterici. Anche il pezzo più piccolo di tessuto può essere utile come materia prima; sono prescelti gli avanzi così per bottoni e materiali vari, ricavandone l’essenza formale o materica, che viene mostrata senza però voler dimenticare memoria del vissuto del singolo materiale. Inoltre avviene un’ interessante rivalutazione di tanti vecchi o recenti prodotti del tessile, riportati a nuova e dignitosa “vista” e tolti all’ oblio del tempo.

 
 
 
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