mario costantini

SEMI DELL’UNIVERSO, 2015, pannello da parete composto da 16 quadrati 20×20 e 16 cerchi 12×12 in metallo leggero, lane e seta.

ASTRI, 2015, lana, fili di seta e di cotone – 160x 30 cm.

 

 

Mario 
—COSTANTINI

 

In Mario Costantini, “pitto-sculture”, i motivi geometrici delle ceramiche dipinte abruzzesi si intrecciano con le tensioni materica di stratificazioni variamente modulate. Reti metalliche affiorano dai gessi che trattengono frammenti di tessuto in composizioni ora drammatiche ora più armoniosamente ricomposte in classici equilibri. Erede delle ricerche più sperimentali avviate nella celebre arazzerie di Penne, Mario Costantini prosegue la sua ricerca dentro e oltre la fiber art.

PARETE 2009, 55x 62, pittoscultura, canapa, legno antico, gesso e stucco, terra cotta. Di proprietà del museo di Mercatello sul Metauro (provincia Pesaro-Urbino)

mario costantini

PUNTO A CROCE, 2009 Frammenti di tessuto, punto a croce, gesso e rete metallica, 40×40

LIBRO DELLE SETTE STELLE link video                              Ferro avvolto da fili di cotone e fili di seta di ricomposizione 15x21x5

mario costantini

GIARDINO,  2020, scultura da podio componibile costituita da 4 elementi rettangolari di cm 49×28 , canne, lane e seta

Mario Costantini
(Penne 1946). Vive e lavora a Penne (Pe).
Scultore, pittore da sempre sperimentatore di “fiber art”, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma. Suoi maestri furono Mario Mafai, Marcello Avenali e Bianchi Barriviera. È attivamente interessato alle vicende storiche ed artistiche della sua città e del suo territorio realizzando monumenti pubblici in diverse città abruzzesi e italiane, ma anche edizioni d’arte e pubblicazioni. Notevolissimo il suo curriculum e la sue esperienze espositive nazionali e internazionali che lo rendono uno dei riferimenti della cultura artistica scultorea dell’area centro adriatica. Collabora da anni nell’unica arazzeria italiana ancora attiva nell’oasi di Penne dove, oltre a realizzare suoi arazzi, affianca altri artisti nelle operazioni a telaio a  basso liccio.

Nel 1967 ha vinto il premio “Fedele Brindisi”. Dal 1974 ha intrapreso una ricerca sui tessuti (deco-costruttivismo) e sulle ceramiche popolari della propria terra partecipando alla X Quadrienniale d’Arte di Roma, a tre premi “Michetti” (XXIX, XXXII e XXXVI), a tre premi “Avezzano” (XXII, XXXIII e XXV), a diverse Biennali “Città di Penne” al  premio “Suzzara” e ad altre mostre collettive. Ha tenuto personali a Milano, Pescara, Perpignan, l’Aquila, Crajova, Roma ecc. Recentemente le sue ricerche si sono focalizzate sull’analisi dei suoi dipinti in forme scultore. Ha vinto numerosi premi tra i quali  XII Edizione Concorso Nazionale Bige Bugatti, Prima Biennale Nazionale d’Arte Sacra (Fermo),  Third Millennium Premio Terra moretti. Ha realizzato sculture monumentali a Erbusco (Brescia), Montesilvano(Pe). Regione Abruzzo (l’Aquila), Pineto (Te), Carpineto (Pe), Penne (Pe). Per il Premio letterario Città Penne ha realizzato i ritratti di: José Saramago, Mario Luzi, Solgenizin, Umberto Eco, Gunter Grass, Claudio Magris, Imre Kertecs, Vincenzo Consolo, Toni Morrison, Alberto Bevilacqua, David Grossman. 

Hanno scritto su di lui: Remo Brindisi, Marcello Venturoli, Silvana Nota, Francesco Moschini, George Popescu, Gabriella Anedi, Maria Taboga, Renata Pompas, Barbara Martuscello, Ivan d’Alberto, Simone Ciglia, Antonio Zimarino

video: terra cruda e fiber art LINK